La residenza in verde! Fano

Quando l’elemento vegetale abita la casa all’interno e all’esterno definendo la qualità dell’abitare.

Nel cuore del centro storico di Fano l’ex essicatoio dei bachi da seta, negli anni ’40 viene trasformato: le 13 arcate dell’ex essicatoio vengono tamponate lungo l’orditura longitudinale e trasversale creando nuovi locali adibiti al piano terra alle attività  commerciali e, al piano primo, in abitazioni.

L’intervento abitativo di ristrutturazione rintraccia i segni della memoria riportandoli alla luce: le antiche capriate, le arcate con i capitelli, la tessitura a regola d’arte in mattoni sono integrate al nuovo progetto che prevede la realizzazione di due soppalchi sospesi per le funzioni in privacy e l’apertura di finestre lunettate per tutta la lunghezza delle due arcate in cui si sviluppa il piano giorno orientando lo spazio abitativo a nord e a sud sulle due piazze storiche: piazza Avveduti e piazza A. Costa. In particolare quest’ultima,  raro esempio di piazza a copertura naturale per la presenza delle alberature (Tilia)  che durante l’anno scandiscono le stagioni:  proprio la presenza  di questa specie di alberi crea un invaso urbano decisamente particolare fatto di colori, intensi profumi, fioriture e nettari e conseguente dimora di volatili e impollinatori.

Il progetto di ristrutturazione abitativo coglie le qualità del luogo esterno: l’ampia luce del sud attraverso le alberature dei tigli  viene calibrata naturalmente durante le stagioni modulando all’interno dell’abitazione calore e intensità luminosa; a nord, l’elemento dell’aria del mare Adriatico viene calibrato dalle speculari lunette finestrate permettendo il raffrescamento naturale degli spazi con sua naturale dissipazione dalle ampie velux posizionate sul tetto che fungono da camino naturale di ventilazione.

La richiesta della committenza, in questo caso coincidente con i progettisti stessi, è quella di creare uno spazio fluido continuo articolando le funzioni in relazione agli orientamenti: affacci sia interni sia esterni; in questo senso l’elemento vegetale diventa parte integrante dell’organizzazione dello spazio, una presenza  vivente che interagisce con i suoi abitanti nella quotidianità. Ma la presenza dell’elemento vegetale di fatto risponde anche alla qualità energetica del luogo storico che vede l’ingresso della residenza a piano strada allineato,  a quota sotto terra,  con il ritrovamento, durante la ristrutturazione dell’abitazione, dell’antica scala del monastero San Donato dalla quale si accede ai sotterranei della Fano medioevale. Dalle ricerche storiche di archivio fanese si narra che  durante le notti senza luna,  l’anima dannata con il suo cocchio usciva dalla via  “ Vicolo dell’Inferno“ (nominata dopo gli anno 40_ come la piazza adiacente, ovvero Via Avveduti) e dopo aver fatto un giro dentro la città, usciva dalla Porta Maggiore su via Arco D’Augusto.

La stratificazione storica recuperata ha richiesto anche un approfondimento della qualità energetica del luogo, anche attraverso la consulenza Feng shui di cui si è tenuto conto in questo intervento di ristrutturazione con l’obiettivo di equilibrare la qualità degli spazi per le nuove funzioni. Con questo intendimento anche la scelta dei materiali di ristrutturazione  quali il legno, il metallo, il vetro e la pietra ardesia sono disposti con l’intento di stratificarli a quelli storici esistenti e ripristinati, creando un continuum spazio temporale. L’uso e la disposizione dei materiali è progettata nel rispetto della qualità della luce naturale del giorno e quella artificiale per la notte con attenzione anche al comfort visivo nonché a quello tattile e percettivo rispondente in particolare, alle richieste della committenza che privilegia l’elemento del calore e dello spazio accogliente.