Selezionato alla 9° Mostra Internazionale d’Architettura della Biennale di Venezia_titolo mostra: Metamorph diretta da Kurt W. Forster, Corderie dell’Arsenale – Padiglione Italia.
L’edificio è pensato come un ambiente sculturale, un’installazione architettonica che si relazione ai differenti ambienti urbani circostanti, integrandosi ad essi: si tratta infatti di un luogo di relazione del sistema percettivo nonché di un luogo di fruizione del sistema visivo. Pertanto la materia con cui è costruito non esibisce se stessa ma è in funzione delle relazioni che i materiali stessi definiscono con l’ambiente naturale (quasi selvaggio) della parte del fiume e l’ambiente artificiale della strada; lo stesso accade con la definizione e organizzazione della qualità degli spazi interni, esterni e semi esterni del locale che si relazionano al giorno e alla notte, all’orientamento del paesaggio urbano e al suo uso: se lungo il lato della strada il locale è progettato con pareti idonee a definire gli spazi flessibili tra interno ed esterno, lungo il lato del fiume l’edificio si stacca da terra e, a sbalzo, crea una parete vitrea fissa che ha la funzione solamente di fotogramma visivo sullo scorrere dell’acqua del fiume. Pao Atelier d’arte e d’architettura